Sono cambiate
molte cose dall'anno scorso.
La Micro British
Girl ha inziato la prima elementare, con gioia, curiosità e certamente un po'
di difficoltà per via della lingua. Ma procede a grandi passi: sa il tedesco
meglio di me e spesso mi trovo a chiedere a lei "come si dice
questo?", o "che cosa vuol dire quest'altro?".
E' destino, non
c'e' niente da fare: l'apprendimento di una quarantenne non è più come quello
di una seienne. Loro hanno una marcia in più.
Questo inverno è
stato piuttosto rigido e lungo.
Se l'anno scorso
c'era ancora l'entusiasmo di scoprire il paese, l'energia positiva del
cambiamento e della serenità conquistata, quest'anno arriviamo tutti più
stanchi e provati dal tempo inclemente e dalla minor quantità di stimoli
culturali che la piccola città di G. offre in confronto alla metropoli
londinese.
Questo blog è
nato a Londra, quando la piccola era ancora piccola e Mammadesign un po'
stressata e nello stesso tempo affascinata dalla vibrante vita della metropoli
e dalla bellezza un po' retró della campagna inglese.
Non che il
pasesaggio, qua in Svizzera, non offra vedute fantastiche, tutt'altro: le
montagne sono meravigliose, i laghi splendidi, la natura incontaminata, gli
spazi verdi capaci di ricaricarti ogni giorno. L'alba presenta sfumature
infinite, diverse ogni giorno dell'anno. Cose alle quali facevo caso solo
raramente sono diventate improvvisamente importanti. La Svizzera favorisce
l'introspezione.
Il blog ha subito
un rallentamento. Un po' perché mi sono dedicata maggiormente alle consulenze, ai progetti e allo studio;
un po' perché qui c'è molto meno da fare, vedere ed esplorare che a Londra.
Londra è un bombardamento di sensazioni, emozioni, eventi culturali, vita nel
senso più largo del termine. Ricordo una piccola sala prove per gruppi di
musicisti, vicino a casa nostra. Ogni giorno, passandovi davanti, vedevo uscire
ed entrare giovani e meno giovani dai look più strampalati. Persone con la
passione per la musica, molti bravissimi, che vivevano di musica, locali e
night clubs nella speranza di sfondare o semplicemente di vivere pienamente la
loro passione.
Sono cose belle
da vedere. Ti lasciano addosso un sentimento di entusiasmo.
Penso che le
fotografie e l'interesse per la vita londinese fosse uno dei temi portanti di
queste pagine. L'altro era il mommy, le mie considerazioni da mamma e da expat.
Ma i bimbi crescono: l'esigenza di tutelare la loro privacy presente e futura
si fa piu' importante, mentre il mommy inizia a starmi stretto.
Infine, c'era la
casa, il design, l'organizzazione degli spazi dei bambini e della famiglia. Mammachecasa!
era nato assieme alla nostra casetta londinese, una casa nuova, vergine, vuota
e pronta ad accoglierci e a subire la mia energia creativa e la mia voglia di
recuperare la mia identità di architetto.
Sto analizzando
da qualche tempo il blog, nel quale ormai non mi riconosco più, almeno per come
è strutturato/non-strutturato adesso. Sento la necessità di fare ordine anche
qui, oltre che nella mia nuova casa e nella mia vita.
Ho iniziato da
tempo un percorso di decluttering e space clearing, per superare
l'ultimo cambiamento, le ultime vicende, per riprendere contatto con me stessa
e per guardare questo ulteriore passaggio da un paese ad un altro con occhi
puliti. Sto leggendo libri su libri (magari vi indicherò in un post successivo
l'elenco completo di ció che ritengo piú interessante), proseguendo con la
sistemazione della casa (che è comunque una casa provvisoria, in affitto) e
contemporaneamente studiando tanto, per approfondire e dare un senso agli
ultimi anni di vita professionale.
Tornata dalle
ferie pasquali, e finalmente iniziata la primavera anche qui, ho giá il
desiderio di stravolgere perfino questa nuova casa tra le montagne della Svizzera. Di dare piu'
colore, cambiare i colori e i toni, di drgli una rinfrescata. Intanto ho attaccato questo nell'ingresso:
E finalmente mi
sto occupando del restyling del blog, nonché di regalargli una nuova struttura.
Una struttura che mi corrisponda di piú per come sono oggi. Qui e ora. Con una Micro British Girl seienne che fa domande a raffica sul mondo, una professione (la solita) che mi regala nuove soddisfazioni, delle competenze diverse e approfondite, e in un paese e una città che non è più il centro del mondo ma che, per ora, è il centro del mio - mondo.
Abbiate pazienza. Forse entro un'altra era geologica ce la farò!
Quella frase appesa è davvero bellissima!
RispondiEliminaGrazie!
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